Di là

Di là

domenica 11 giugno 2006

chiodini



Qualcuno mi regali i chiodini!!!!!!ve ne prego!!!

marina cafè noir



A Cagliari è iniziato (e ormai si è anche concluso)il festival di letteratura: Marina Cafè Noir...
Noi purtroppo abbiamo potuto seguirne solo una breve parte, ma mi sento di dire che meritava davvero...
Un clima accogliente, difficile non sentirsi a casa tra tutte quelle persone...Spettacoli divertenti e commoventi; situazioni suggestive, hanno accompagnato cagliari in questi tre giorni...
(e simone mi ha regalato una rosaaa!!eheh)

ammutinamento



E alla vigilia dei funerali degli ultimi soldati uccisi in Irak, inizia a dar fastidio un manifesto, comparso nella stazione dei pullman di Sassari qualche settimana fa...
Mentre aspettavo il pullman che mi avrebbe portato a Cagliari, una pattuglia della polizia è arrivata per scattare alcune foto al manifesto...
Nessuno vuole leggere verità scomode,stampate a caratteri cubitali...
Quanto impiegheranno a farlo sparire???

Con questa domanda nella mente, mi sono precipitata a scattare qualche foto da divulgare, affinchè non lo si dimentichi...................
AMMUTINATEVI!!!

martedì 6 giugno 2006

sono salva


Sono sopravvissuta alla solitudine, e ora che la casa è nuovamente popolata va tutto molto meglio...
mi faccio un po' di tristezza...
povera Viola, caduta nel fosso, aiutarti non possoooo....
e comunque, in viale Dante la vita prosegue tranquilla e pacifica, come al solito...

domenica 4 giugno 2006

Un poetico amarcord per tutti i nati negli anni 80...




Ed ecco un'e-mail che non ha risparmiato la lacrimuccia...visti così, sembriamo decisamente miglio di quanto credessi!!

Lo scopo di
questa missiva é quello di rendere giustizia a una generazione,
quella
di noi, quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri
genitori
valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino
ai 50
anni.

Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco
sulla luna, non
abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato
il referendum per
l\'aborto e la nostra memoria storica comincia coi
Mondiali di Italia \'90.
Per non aver vissuto direttamente il \'68 ci
dicono che non abbiamo
ideali,mentre ne sappiamo di politica più di
quanto credono e più di quanto
sapranno mai i nostri fratelli minori e
discendenti.
Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo,
però ci sentivamo
dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto,
nonostante quelli che
sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto,
e nessuno glielo dice.
Siamo l\'ultima generazione che ha imparato a
giocare con le biglie, a
saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-
tre-stella, e allo stesso tempo
i primi ad aver giocato coi
videogiochi, ad essere andati ai parchi di
divertimento o aver visto i
cartoni animati a colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a
sigaretta, a zampa di elefante e
con la cucitura storta; la nostra
prima tuta è stata blu con bande bianche
sulle maniche e le nostre
prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo
avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno
dei Santi e non
Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli
ultimi a
fare la Maturità e i pionieri del 3+2...
Siamo stati etichettati come
Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci
Sentieri e i Visitors, Twin
Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vai
a rivederli adesso,
vedrai che delusione).
Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo
innamorate dei fratelli di Georgie,
abbiamo riso con Spank, ballato con
Heather Parisi, cantato conCristina
D\'Avena e imparato la mitologia
greca con Pollon.
Siamo una generazione che ha visto Maradona fare
campagne contro la droga.
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del
lavoro come Co.Co.Co. e quelli
per cui non gli costa niente
licenziarci.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo,
come se non
avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo
imparato che cos\'è il
terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di
Berlino, e Clinton avere
relazioni improprie con la segretaria nella
Stanza Ovale; siamo state le più
giovani vittime di Cernobyl; quelli
della nostra generazione l\'hanno fatta
la guerra (Kosovo, Afghanistan,
Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori
le basi dall\'Italia, senza
sapere molto bene cosa significasse, per poi
capirlo di colpo un 11 di
settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di
chiunque altro,
abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e
credevamo che internet
sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la
generazione di Bim Bum Bam, di
Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e
del Drive-in.
Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film
di Bud Spencer e
Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e
Nik Kamen, e gli
ultimi a usare dei gettoni del telefono.
Ci siamo
emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell\'Arca Perduta.
Bevevamo
il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba
erano
male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero
come resto. Siamo la generazione di Crystal Ball (\"con Crystal Ball ci
puoi
giocare...\"), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini
Lego a forma
di mattoncino, dei Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e
Benji, Mimì
Ayuara, l\'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella,
He-Man, Lamù,
Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-
Machine, Big Jim e
la casa di Barbie di cartone ma con l\'ascensore. La
generazione che ancora
si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno
insieme.La generazione che non
ricorda l\'Italia Mondiale \'82, e che
ci viene un riso smorzato quando ci
vogliono dare a bere che l\'Italia
di quest\'anno è la favorita...
L\'ultima generazione a vedere il
proprio padre caricare il portapacchi
della macchina all\'inverosimile
per andare in vacanza 15 giorni.
L\'ultima generazione degli
spinelli...
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora
vivi:
viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali
e senza
air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di
sindrome da classe
turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o
flaconi di medicinali
con chiusure a prova di bambino. Andavamo in
bicicletta senza casco né
protezioni per le ginocchia o i
gomiti. Le
altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle
penitenze
era bestiale.
Non c\'erano i cellulari.
Andavamo a scuola carichi di
libri e quaderni, tutti infilati in una
cartella che raramente aveva
gli spallacci imbottiti, e tanto meno le
rotelle!!
Magiavamo dolci e
bevevamo bibite, ma non eravamo obesi ,al limite uno era
grasso e fine.
Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai
infettato.
Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le
nostre madri
sistemavamo lavandoci la testa con l\'aceto.
Non avevamo
Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi,
dolby-
surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo
tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto;
bevevamo
l\'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non
imbottigliata, che
bevono anche i cani!
E le ragazze si intortavano
inseguendole per toccar loro il sedere e
giocando al gioco della
bottiglia o a quello della verità, non in una chat
dicendo :) :D :P
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo
imparato a crescere con tutto ciò.

Tu sei uno di nostri?
Congratulazioni!

Invia questo a tutti coloro che hanno avuto la
fortuna di crescere come
bambini.

sull'orlo di una crisi di nervi


son sola da soli 4 giorni e inizio ad avere alcuni squilibri mentali...sento rumori inesistenti, ho paura del buio...sembra che debba scoppiare a piangere da un secondo all'altro...
ho l'ansia...
non so stare da sola e questo non mi piace...
devo imparare a disintossicarmi dalla società, sono malata, malata di persone; ho bisogno di parlare con qualcuno, di vedere qualcuno, del contatto fisico e delle interazioni di ogni giorno...
ho anche pensato di andare dal macellaio sotto casa e intavolare un lungo discorso sulla differenza tra la carne del maiale e quella dell'agnello, ma poi ho capito che non avrebbe avuto molto successo...
allora sono uscita, oltre un km di tragitto solo per incontrare un viso amico, e domani credo che farò lo stesso...
voglio le mie coinquiline, ma soprattutto voglio Simone, lo voglio con me, non ne posso più di questa distanza, mi sta dissanguando, mi sfinisce...non voglio più piangere ogni volta che parto o che parte...voglio essere libera di scegliere, voglio laurearmi, voglio uno psicologo!!!